In che modo le lingue codificano tempo e aspetto?

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  • by 50 LANGUAGES Team

Comprendere il tempo verbale e l’aspetto in grammatica

Le lingue codificano il tempo e l‘aspetto in vari modi. Il tempo si riferisce a quando un‘azione si verifica (passato, presente o futuro), mentre l‘aspetto descrive la struttura temporale di un‘azione, se è completa, in corso o ricorrente.

Ad esempio, in italiano il tempo viene codificato attraverso la coniugazione dei verbi. “Mangio“, “ho mangiato“ e “mangerò“ mostrano rispettivamente presente, passato e futuro. L‘aspetto è codificato in frasi come “stavo mangiando“, che mostra un‘azione in corso.

L‘inglese codifica anche il tempo e l‘aspetto attraverso la coniugazione dei verbi e l‘uso di ausiliari. “I eat“, “I ate“ e “I will eat“ indicano i tempi, mentre “I am eating“ indica un aspetto continuo.

Alcune lingue, come il cinese, codificano il tempo e l‘aspetto in modo diverso. Non hanno coniugazioni verbali per il tempo, ma usano parole o frasi di contesto per indicarlo. L‘aspetto viene mostrato con particelle verbali.

Nelle lingue semitiche, come l‘arabo e l‘ebraico, il tempo e l‘aspetto sono codificati attraverso modelli di vocali all‘interno dei verbi. Ad esempio, in arabo, il passato è espresso cambiando le vocali all‘interno del verbo.

Alcune lingue usano l‘ordine delle parole per indicare il tempo. In tedesco, ad esempio, il verbo principale è sempre al secondo posto nella frase per il tempo presente e alla fine della frase per il tempo passato.

Per quanto riguarda l‘aspetto, le lingue possono utilizzare forme verbali speciali, prefissi, suffissi o particelle. In russo, ad esempio, i verbi di movimento hanno due forme, una per l‘aspetto unico e una per l‘aspetto ripetuto.

La diversità delle lingue nel codificare tempo e aspetto sottolinea la varietà di modi in cui gli esseri umani interpretano e descrivono l‘esperienza temporale. Studiare queste differenze può aiutarci a capire meglio l‘influenza della lingua sul nostro pensiero.