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Imparare le lingue già da piccoli
Le lingue straniere sono sempre più importanti, anche per il lavoro. Così, il numero delle persone che imparano una lingua straniera è in ascesa. Anche molti genitori desiderano che i propri figli imparino le lingue, magari già da piccoli. In tutto il mondo, esistono molte scuole elementari internazionali così come gli asili con modello educativo multilingue, sempre più richiesti. Imparare le lingue sin da piccoli offre molteplici vantaggi, in particolare per lo sviluppo della mente. Fino al quarto anno di vita, nel cervello si compongono le strutture deputate all’apprendimento. Queste reti neurali aiutano la persona ad apprendere. Dopo i primi anni di vita, le nuove strutture si costruiscono con maggiori difficoltà. I bambini con qualche anno in più e gli adulti hanno più difficoltà ad imparare le lingue. Perciò, bisognerebbe potenziare lo sviluppo precoce del cervello. In altre parole: prima si comincia, meglio è! Ci sono anche persone che criticano questo modello di apprendimento, perché temono che parlare più lingue possa costituire un carico eccessivo per i piccoli. Inoltre, vi è il pericolo che essi non imparino bene nessuna lingua. Per la scienza, questi dubbi sono infondati. Moltissimi linguisti e neuropsicologi sono ottimisti e i loro studi in materia confermano i risultati. In generale, i bambini si divertono quando imparano le lingue e, mentre le imparano, riflettono anche sull’uso della lingua stessa. In tal modo, conoscono la propria lingua madre anche attraverso le lingue straniere e questo bagaglio importante di conoscenze li accompagnerà per tutta la vita. Possibilmente, sarebbe auspicabile cominciare con le lingue più difficili, dal momento che il cervello di un bambino è in grado di imparare in maniera attiva ed intuitiva. Che impari a dire hello, ciao, néih hóu, per lui è lo stesso!
Lo sapevate?
L'hindi appartiene alle lingue indoarie. Si parla in molti degli stati dell'India del nord e dell'India centrale. E' strettamente imparentato con l'urdu, lingua parlata soprattutto in Pakistan. Sostanzialmente, le due lingue sono quasi identiche. La differenza principale riguarda la scrittura. L'hindi fa uso della scrittura devanagari, mentre l'urdu si scrive usando i segni grafici dell'arabo. Una caratteristica dell'hindi è la presenza di tanti dialetti. Viste le dimensioni del paese, i dialetti sono talvolta molto diversi tra loro. L'hindi è la lingua madre di 370 milioni di persone, mentre per altri 150 milioni è la seconda lingua. Per questi motivi, l'hindi è tra le lingue più parlate al mondo. E' al secondo posto, dopo il cinese. Precede invece lo spagnolo e l'inglese! L'India ha un'influenza sempre maggiore nel mondo!
L'hindi appartiene alle lingue indoarie. Si parla in molti degli stati dell'India del nord e dell'India centrale. E' strettamente imparentato con l'urdu, lingua parlata soprattutto in Pakistan. Sostanzialmente, le due lingue sono quasi identiche. La differenza principale riguarda la scrittura. L'hindi fa uso della scrittura devanagari, mentre l'urdu si scrive usando i segni grafici dell'arabo. Una caratteristica dell'hindi è la presenza di tanti dialetti. Viste le dimensioni del paese, i dialetti sono talvolta molto diversi tra loro. L'hindi è la lingua madre di 370 milioni di persone, mentre per altri 150 milioni è la seconda lingua. Per questi motivi, l'hindi è tra le lingue più parlate al mondo. E' al secondo posto, dopo il cinese. Precede invece lo spagnolo e l'inglese! L'India ha un'influenza sempre maggiore nel mondo!